Qual è l'obiettivo del progetto cinese?
Per la Cina, un'ondata di investimenti cinesi in grandi progetti infrastrutturali in tutto il mondo è nota come Belt and Road Initiative (BRI), che mira ad accelerare le esportazioni cinesi di materie prime verso mercati più lontani. Come un gioco di potere geopolitico e strategico, i critici ritengono che sia una mossa rischiosa da parte del paese. La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti non è tutto quello che sta succedendo. Da Pechino, i missionari si dirigono verso l'ovest. Ha già sponsorizzato ferrovie, strade e porti, assegnando lucrosi contratti a imprese di costruzione cinesi sostenute da prestiti di banche cinesi per collegare porti e insediamenti in tutto il paese.

Le domande sulle finanze sono rimaste senza risposta.
Mentre sono state costruite nuove strade e treni che altrimenti non sarebbero esistiti, l'ammontare del debito dovuto alla Cina dai paesi dell'Africa e dell'Asia meridionale ha allarmato l'Occidente e i suoi cittadini. La Cina ha speso milioni di dollari in Uganda per costruire una strada di 30 miglia (50 chilometri) fino all'aeroporto internazionale. In Tanzania, un piccolo villaggio di pescatori potrebbe diventare il porto più trafficato dell'Africa.

Quali accordi sono stati firmati a Roma?
Firmando l'accordo ombrello (memorandum d'intenti) per l'Italia a nome del Movimento Cinque Stelle populista, il vice primo ministro Luigi Di Maio ha reso l'Italia parte della Via della Seta economica e dell'Iniziativa per la Via della Seta marittima del futuro. Gli amministratori delegati delle principali società italiane del gas e dell'energia, così come le società di ingegneria, hanno firmato accordi per accedere al mercato cinese dopo la firma degli accordi da parte dei ministri. La China's Communications and Construction Company avrà accesso al porto di Trieste, aprendo rotte verso l'Europa centrale e orientale. Lo sviluppo del porto di Genova includerà anche la partecipazione cinese.
